7 DICEMBRE – 11 FEBBRAIO 2018
Da martedì a domenica 10.30 – 17.00
7 FEBBRAIO 2018 VISITA GUIDATA
11.30 – 13.00
PALAZZO GIACOMELLI, Via Grazzano 1, UDINE
La collezione di macchine da scrivere del meccanografo Aldo Dri, offre lo spunto per comprendere la rivoluzione che nel secolo scorso si è operata nel mondo dello scrivere, quando si usavano strumenti meccanici, poi sostituiti dalla nuova era dei computer, che a fronte di indubbie potenzialità, ha annullato conoscenze tecniche, abilità manuali, professionalità.
La tradizionale macchina da scrivere – magari portatile – è un ricordo che tuttavia può riservare ancora ammirazione e meraviglia se si vuole conoscere come l’ingegno umano è riuscito a rendere meno faticoso il lavoro di impiegati, giornalisti e scrittori, mettendo a disposizione macchine di facile impiego. La macchina per scrivere rivoluzionò il lavoro negli uffici, sostituendo la “bella calligrafia” con la scrittura meccanica che consentì diversi vantaggi: la riduzione dei tempi di scrittura, l’uniformità (standardizzazione) dei testi scritti, la realizzazione di più copie (mediante l’uso della carta carbone) del medesimo scritto.
La mostra propone una quarantina di esemplari diversi: alcuni si vedono anche nelle fotografie di personaggi impegnati nel mondo della scrittura. Cosa abbia voluto dire scrivere a macchina – quando era difficile provvedere a correzioni – è verificabile in alcuni fogli esposti nei caratteristici font, come articoli di scrittori, giornalisti e studiosi.
Ma non solo, sono presenti diversi elementi della comunicazione visiva (la pubblicità del prodotto) che trova nella grafica Olivetti immagini significative, in quanto manifesti, poster e libri erano illustrati dai più importanti disegnatori e grafici coinvolti dalla fabbrica di Ivrea nel ’900. In un montaggio multimediale sarà possibile rivedere alcuni classici della cinematografia in cui la dattilografia esemplifica stili e costumi dei diversi tempi, anche nel mito della velocità di scrittura.
La mostra aiuta a comprendere la rivoluzione che nel secolo scorso si è operata nel mondo dello scrivere, quando si usavano strumenti meccanici, poi sostituiti dalla nuova era dei computer. Quando anche negli studi di architettura il lavoro di operatori altamente qualificatori (disegnatori, stampatori, dattilografe…) rendeva possibile quella magica trasformazione di una “idea” in elaborato progettuale, utile sia al committente per valutare l’immagine finale dell’opera, necessario alle amministrazioni per valutare e autorizzare la sua realizzazione, fondamentale in cantiere a chi compiva materialmente la costruzione.
Possibilità di visita guidata organizzata il giorno mercoledì 7 febbraio 2018 dalle ore 11.30 alle 13.00 previa prenotazione entro le ore 16.00 di martedì 6 febbraio 2018 mandando una mail a formazione.oappcud@yahoo.it
Il collega Giorgio Dri, figlio di Aldo, ci accompagnerà nella visita, illustrando le macchine nella evoluzione della scrittura da meccanica a elettromeccanica, raccontando quanto importante fu l’attenzione posta dalla Olivetti nel design del prodotto e della sua pubblicizzazione, ricordando come si svolgeva il lavoro dei “meccanografi” prima e dopo la Seconda guerra mondiale.
Costo visita guidata: 2,50 euro a persona