

Amaa, Paulo David, Dogma, Tiziano De Venuto Giuseppe Tupputi, Fala atelier, Luca Galofaro, Grazzini Tomazzini Colombo, Mos architects, Caterina Padoa Schioppa, Jean-Christophe Quinton, Alexander Tochtermann.
A cura di Casa editrice Libria
INAUGURAZIONE
VENERDÌ 17 OTTOBRE
DALLE 18.00
SPAZIO ESPOSITIVO MAKE, VIA MANIN, 6/A, UDINE
Presenta: Pietro Valle
Mostra visitabile dal 17 al 31 OTTOBRE 2025, da giovedì a sabato, 17.00-19.00
Con il patrocinio dell’Università degli Studi di Udine e dell’Ordine degli Architetti di Udine.
A vent’anni dalla morte di Simon Ungers (1957-2006), la mostra intende ripercorrere il suo lavoro di architetto focalizzato sui progetti pubblicati nel volume Autonomy and dialogue (2004) edito dalla Casa editrice Libria. Progetti riferiti a programmi pubblici e abitativi senza committente e senza luogo. Scrive Pietro Valle nel Catalogo della mostra: “Sul tema dell’autonomia della forma architettonica e su un abaco di figure geometriche primarie, ereditati dal Neo-Razionalismo degli anni Settanta, Simon Ungers compie una serie di sperimentazioni, applicandone il vocabolario a progetti di singoli edifici (…) Ungers richiama una corrispondenza tra forma e funzione lo fa in modo incompleto senza mai creare una corrispondenza definitiva tra esse, conscio, forse, del divario innescato dall’astrazione modernista e dall’arbitrarietà del simbolismo attribuito alle figure geometriche primarie dall’architettura visionaria illuminista (Boullée, Ledoux) che i suoi volumi implicitamente citano”. Undici architetti internazionali, appartenenti a generazioni diverse, hanno prodotto per l’occasione un elaborato grafico che “dialoga” con la sua opera.
Crediti formativi architetti: 1 CFP mediante autocertificazione nel portale servizi cnappc
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