SABATO 17 GIUGNO 2023 ORE 11.00
Palazzo di Toppo Wassermann
via Gemona 92, Udine
ingresso libero
Riccardo Blumer
introduce e coordina
Simone Furlani
Il nostro pensiero si è sviluppato grazie al bisogno, alla volontà e alla capacità di dare un senso, un significato, una direzione a ciò che ci accade. Tra tutti gli esseri viventi, siamo quelli che cerchiamo di interpretare ciò che ci succede attorno, in qualsiasi situazione ci veniamo a trovare, E tutto questo a partire dal nostro corpo che rappresenta la vera e unica misura attraverso la quale facciamo esperienza del mondo. Come esercitiamo questa nostra domanda di senso? Perché continuiamo a cercare e ricercare? E che ruolo hanno creatività e immaginazione nel processo della conoscenza?
Simone Furlani
insegna Filosofia teoretica presso l’Università di Udine. Le sue ricerche riguardano la filosofia classica tedesca, la tradizione della filosofia trascendentale tra Ottocento e Novecento, le forme di riflessione nella filosofia e nell’arte contemporanee, i problemi epistemologici sollevati dalle odierne teorie dell’immagine. Tra le sue ultime pubblicazioni: La differenza tedesca. Considerazioni sulla filosofia trascendentale (Forum, 2019).
Riccardo Blumer
Laureato in Architettura al Politecnico di Milano nel ‘86, si è formato presso lo studio di Mario Botta. Professionalmente dagli anni ‘90 ha realizzato numerosi edifici, allestimenti e arredi, privati e pubblici. I suoi prodotti di design hanno ricevuto prestigiosi riconoscimenti e alcuni progetti fanno parte di collezioni permanenti di musei. Numerose pubblicazioni documentano il suo lavoro nei vari ambiti. Lavora in gruppo come Blumerandfriends, condizione in cui ha elaborato gli ‘Esercizi Fisici di Design ed Architettura’, installazioni permanenti e temporanee, esercizi didattici, conferenze e seminari. Professore Titolare e direttore per un quadriennio dell’Accademia di architettura di Mendrisio dell’Università della Svizzera Italiana continua la ricerca tra costruzione e senso pubblico dell’artificio su diversi fronti.